Che cos’è l’Organizzazione marittima internazionale (IMO)
L’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che svolge un ruolo fondamentale nel promuovere la sicurezza e la navigazione sicura, prevenire l’inquinamento marino da navi, sostenere la protezione dell’ambiente marino e promuovere la cooperazione marittima internazionale.
L’IMO è un’organizzazione globale con 192 Stati membri ed è l’organismo principale responsabile dell’adozione e dell’applicazione di trattati, convenzioni, regole e linee guida per migliorare la sicurezza marittima. L’IMO svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo di regole internazionali per la navigazione sicura, la prevenzione dell’inquinamento marino e la protezione dell’ambiente marino.
Gli obiettivi dell’Organizzazione marittima internazionale sono espressi al meglio dal suo slogan: “Navigazione sicura, affidabile ed efficiente in oceani puliti”. In sostanza, l’IMO stabilisce la politica per il trasporto marittimo internazionale, impedendo ai caricatori di scendere a compromessi sulla sicurezza e la protezione ambientale per risolvere problemi finanziari e incoraggiando l’innovazione e l’efficienza.
L’IMO è stato uno dei primi organismi specializzati delle Nazioni Unite a sviluppare convenzioni multilaterali, che sono diventate la base della legislazione marittima internazionale. Tali convenzioni sono state firmate da tutti gli Stati membri dell’IMO e sono obbligatorie per tutti i membri.
Fin dalla sua creazione, l’IMO ha come obiettivo principale lo sviluppo di trattati internazionali e convenzioni che promuovano la sicurezza marittima, la prevenzione dell’inquinamento marino da navi e la protezione dell’ambiente marino.
Storia dell’Organizzazione marittima internazionale (IMO)
17 marzo 1948 – a Ginevra, in una conferenza internazionale promossa dall’ONU, viene adottata la Convenzione, che è servita come base per l’istituzione ufficiale dell’Organizzazione consultiva marittima intergovernativa (IMCO). Il documento è entrato in vigore il 17 marzo 1958.
Gennaio 1959 – è stata convocata la prima riunione di sessione dell’IMCO. L’obiettivo principale dell’Organizzazione in quel momento era quello di rivedere le disposizioni della Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS) al fine di approvare ulteriormente la sua versione aggiornata. Questo è stato raggiunto nel 1960.
1982 – L’IMCO è stata ribattezzata Organizzazione marittima internazionale.
Per abbattere il carico di lavoro e garantire che ogni area di interesse dell’IMO riceva l’attenzione che merita, ci sono cinque comitati incaricati di sviluppare politiche e rivedere le regole e linee guida. Questi comitati includono il comitato di cooperazione tecnica, il comitato per la sicurezza marittima, il comitato per la protezione dell’ambiente marino, il comitato giuridico e il comitato di facilitazione. Inoltre, questi comitati hanno sette sottocomitati.
Principali funzioni dell’IMO
- Opera come agenzia specializzata delle Nazioni Unite (ONU);
- È un’organizzazione consultiva e deliberativa;
- È responsabile dell’organizzazione della sicurezza marittima e della protezione ambientale, nonché della risoluzione delle questioni legali relative alla navigazione internazionale;
- Contribuisce a facilitare l’interazione dei governi degli Stati su questioni tecniche per raggiungere gli standard più elevati nel campo della sicurezza marittima e della prevenzione dell’inquinamento;
- Adotta e migliora convenzioni, codici, risoluzioni, protocolli, circolari e raccomandazioni internazionali vincolanti e di raccomandazione.
Il Trattato IMO
Il Trattato IMO è un trattato fondamentale dell’IMO che stabilisce le norme e le normative da seguire riguardo la sicurezza, la prevenzione dell’inquinamento ambientale, la responsabilità, la navigazione e altri provvedimenti tecnici, per garantire la sicurezza della navigazione internazionale.
Il Trattato IMO è anche conosciuto come la Convenzione Internazionale per la Salvaguardia della Vita Umana in Mare, ed è considerato il più importante trattato sulla sicurezza marittima. Esso si occupa della legislazione marina, della sicurezza e della prevenzione dell’inquinamento ambientale. È stato adottato nel 1974 ed è stato ratificato da diversi Paesi del mondo.
L’obiettivo principale del Trattato IMO è quello di garantire la sicurezza della navigazione commerciale internazionale e la protezione dell’ambiente marino. Il Trattato IMO stabilisce le norme sui requisiti di sicurezza, sulla prevenzione dell’inquinamento ambientale, sulla responsabilità, sulla navigazione, sulla supervisione e su altre disposizioni tecniche.
Le principali disposizioni del Trattato IMO riguardano:
– la sicurezza della navigazione;
– la prevenzione dell’inquinamento ambientale;
– la responsabilità civile per la navigazione;
– la gestione della navigazione;
– la formazione, la qualificazione e le certificazioni dei marittimi;
– la ricerca, lo sviluppo, l’applicazione e l’adattamento di nuove tecnologie marittime;
– la protezione della vita umana in mare;
– la prevenzione e la gestione dell’inquinamento marino.
Il Trattato IMO è stato fondamentale per la prevenzione dell’inquinamento ambientale dei mari e ha contribuito a garantire la sicurezza della navigazione commerciale internazionale. L’IMO ha inoltre istituito una serie di meccanismi per individuare i responsabili dei disastri marittimi, compreso il Meccanismo Internazionale per l’Indennizzo dei Disastri Marittimi (MIDEM).
La lotta dell’IMO all’inquinamento marino
L’Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha intrapreso diverse iniziative per ridurre l’inquinamento marino. La lotta dell’IMO all’inquinamento include una varietà di misure volte a prevenire e contenere l’inquinamento dei mari, compresa la regolamentazione dello scarico di sostanze inquinanti, la vigilanza sui trasporti marittimi, l’istituzione di zone protette marine e l’adozione di una serie di trattati internazionali.
Uno dei più importanti trattati internazionali emessi dall’IMO è stato il Trattato IMO sulla prevenzione dell’inquinamento marino da sostanze inquinanti. Il trattato, entrato in vigore nel 1983, definisce le regole generali per prevenire, ridurre e controllare l’inquinamento marino da sostanze inquinanti. Il trattato prevede anche una vasta gamma di misure volte a proteggere l’ambiente marino, tra cui limiti di scarico per le navi e le industrie e l’istituzione di zone protette marine. Inoltre, il trattato prevede l’istituzione di un Comitato scientifico internazionale per l’inquinamento marino e una Commissione marittima internazionale per l’inquinamento marino con lo scopo di monitorare l’attuazione del trattato.
L’IMO ha anche adottato la Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare. La convenzione contiene disposizioni per la prevenzione dell’inquinamento marino da sostanze inquinanti e prevede misure di salvaguardia contro l’inquinamento marino causato da incidenti. La convenzione stabilisce anche regole per la conservazione e la protezione della vita umana in mare.
L’Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha inoltre istituito un Gruppo di lavoro sull’inquinamento marino con lo scopo di monitorare lo stato dell’inquinamento marino, raccogliere informazioni e formulare raccomandazioni per prevenire, ridurre e controllare l’inquinamento marino. Il Gruppo di lavoro è composto da rappresentanti di tutti i membri dell’IMO e si riunisce due volte l’anno per discutere dei problemi dell’inquinamento marino e dei progressi compiuti in materia.
L’IMO ha adottato anche una serie di iniziative volte a contrastare l’inquinamento marino da sostanze inquinanti. Tra di esse il Programma Globale di Accesso, che prevede regole più rigide per la regolamentazione dello scarico di sostanze inquinanti da parte delle navi, e l’iniziativa Marine Litter, che mira a ridurre l’inquinamento da rifiuti marini. L’IMO ha anche creato il Global Ballast Water Management Program per gestire la diffusione delle specie acquatiche invasive attraverso l’acqua di sentina.
Inoltre, l’IMO ha collaborato con altre organizzazioni, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), per sostenere le iniziative volte a ridurre l’inquinamento marino. L’IMO ha anche lavorato con le organizzazioni regionali marittime, come la Commissione europea.